CRONACA DI UNA SOMATIZZAZIONE
- Chiara Frizzera Zambelli
- 25 ago 2020
- Tempo di lettura: 2 min
GIORNO 56
Ci sono cose che non si possono cambiare?
Ci sono strade che non si possono percorrere?
Ci sono regole che non si possono infrangere?
Mentre mi guardo lo smalto candido sui piedi sotto le mie vestiti delle precedenti edizioni di me, dei giorni scorsi, che raccontano luoghi, incontri, riflessioni, ripenso alle ultime telefonate concluse.
Posso indossare gonne e fingermi donna ma camminare con un peso sulla schiena che mi fa sembrare gobba.
Posso portare ai piedi degli stivali da motociclista e camminare senza calze sotto un sole cocente senza mai prendere in mano un manubrio.
Posso posso posso.
Che cosa non posso?
Non sentirmi imponente difronte a circostanze avverse non modificabili.
Non accogliere strati di sofferenze e paure come una millefoglie di dolore.
Non essere altamente sensibile con chi è altamente vulnerabile.
Rileggo questo scritto di ieri, non terminato e mi rivedo nello specchio con addosso smorfie di cervicali in auge come sintomi di soma e mente in bilico.
Somatizzazioni labili che mi contraddistinguono da quando son bambina.
Una volta la voce di un’esperta osteopata mi aveva fatto accorgere della potenza di questa connessione. Un dialogo tra due enti in continuo divenire. Un dualismo cartesiano che incontra due variabili che si influenzano vicendevolmente.
Il tuo corpo sta parlando al posto della tua mente mi disse mentre ero stesa su un lettino bianco e le sue mani ossute ed olivastre scaldavano il mio corpo teso e contratto. Segnali di stop. Di riconnessione con me stessa.
Rileggo un messaggio di una altra voce, giunto stamani alla sua precoce alba ma letto alla mio tardi risveglio: saggia seppur giovane, intensa seppur lontana, precisa seppur analitica. Una voce che sa trovare connessioni con una facilità che folgora.
Insight regalati tra assaggi di frutta fresca e sorseggiando bollenti erbe.
E mi chiedo se non siano altri i dialoghi che devo ascoltare. Quelli tra altre due entità.
Il mio cuore e la mia anima.

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