INNAMORATI DELLA TUA SENSIBILITÀ - 100 GIORNI PER FARLO
- Chiara Frizzera Zambelli
- 30 giu 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 14 dic 2020
GIORNO 0
DATTI LA POSSIBILITÁ
Ogni giorno il primo sguardo che incrocio è il mio, riflesso nello specchio.
Ogni giorno sono il primo giudice di me stessa.
Ogni giorno posso fare la differenza e amarmi da quel primo sguardo, senza pretese di superlativi.
Ogni giorno posso innamorarmi di me.
Almeno ci posso provare.

Eccomi qui a provare a scrivere il mio primo post di questo mio diario digitale.
Dopo svariati tentativi cartacei son qui a battere alla cieca i tasti neri della tastiera.
E alla cieca mi sperimento in questa impresa.
Di capire chi sono raccontando cosa faccio, cosa penso, cosa immagino.
È passato quasi un anno da quando ho scoperto la mia alta sensibilità. In realtà non è stata una grand scoperta, tutt'altro. In fondo l'ho sempre saputo.
In questo preciso istante non ho idea di quale sia il mio futuro prossimo venturo.
E la cosa a tratti mi spaventa a tratti la vivo come una continua scoperta.
Così è la mia relazione con la mia alta sensibilità.
Sto cercando di imparare a conoscerla, conviverci e a coltivarla.
PARTI DAL PERCHÈ NON DAL COSA
Questa idea nasce da un mio bisogno espressivo di raccontare cosa significa per me essere altamente sensibile. Mettere nero su bianco le emozioni che si provano. Le situazioni che si affrontano. Le difficoltà che si riscontrano. E magari poter essere spunto di riflessione per alcuni. Per chi lo è ma anche per chi vive a fianco di una persona altamente sensibile.
Alle volte può essere veramente tosta!
Proverò a condividere la mia storia fatta di piccole esperienze quotidiane.
LA PACE STA IN OGNI PASSO
Se c'è una cosa che ho imparato in questi ultimi tempi tra quarantena e pandemia è che si inizia a camminare per piccoli passi. Come fanno i bambini. Passo dopo passo ci si muove verso un cambiamento. E cambiamento genera cambiamento secondo la visione sistemica.
E questo vuole essere il mio primo passo di cambiamento, sperando che possa essere condiviso con qualcun la fuori nella rete net.
Io per prima son sempre stata quella del tutto o niente, del bianco e nero, ma questi assolutismi non fanno altro, a mio parere, che creare delle gabbie di perfezionismo.
Quante me ne sono creata con le mie stesse mani. Vittima e carnefice di me stessa allo stesso tempo!
DATTI UNA SFIDA
Il diario rappresenta la prima azione quotidiana della mia nuova routine e della mia nuova sfida.
100 giorni per innamorarsi di sé.
Flussi di coscienza che prendono forma sul mio Mac e in seguito nella mia mente.
Un appuntamento giornaliero con aneddoti spontanei personali che raccontano la semplicità racchiusa nella quotidianità. Uno dei miei valori fondanti.
COSA SAI DI TE?
Non so chi sono o meglio so chi sono ma non so quale sia la mia direzione.
Sono una PAS (PERSONA ALTAMENTE SENSIBILE) che vive di grandi intensità percettive, sonore, visive, olfattive, e soprattutto emotive.
Ci sono nata così come con i capelli neri e gli occhi verde bosco ed un neo al centro della mia mano sinistra che fin da piccola mi aiutava a sceglierla correttamente difronte alla scelta, destra o sinistra. Essere altamente sensibile non è quindi una scelta è un dato di fatto. Ereditato. La scelta sta nel diventare consapevole dell'esserlo e dei dispositivi di difesa necessari per far si che questo tratto non diventi un difetto di fabbricazione ma un marchio di fabbrica.
Ho scoperto che questo dipende dal mio sistema nervoso centrale che è quasi sempre attivo ed elabora profondamente ogni tipo di informazione. Il rischio di tutto questo è di andare in sovrastimolazione e combinare dei gran casini con me stessa ma anche con gli altri.
Non sono pazza, sono solo pas.
APPRENDI DA TE - APPRENDI DAGLI ALTRI
Leggere in letteratura di non essere l'unica al mondo e di appartenere ad un gruppo di persone che condividono con me questo naufragare mi ha rasserenato.
Ho capito di non essere difettosa e di non essere sola in questa esistenza.
Altre persone in giro per il mondo condividono con me lo stesso tratto. Siamo il 15/20 percento della popolazione il che significa che siamo geneticamente sopravvissuti all'evoluzione.
Questo non significa che siamo geneticamente portati per accettarlo facilmente.
Questo significa che dobbiamo imparare ad innamorarci di noi stessi.
Questo significa in primis che dobbiamo imparare ad innamorarci della nostra sensibilità.
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